Una ricerca della University of California- Riverside ha messo in evidenza i risultati, a livello cerebrale, degli stimoli che arrivano da immagini particolarmente “tenere” che possono riguardare alcuni cuccioli di animali o anche dei neonati.

Lo studio è stato pubblicato su Frontiers in Behavioral Neuroscience ed ha rilanciato il concetto di “cute aggression” che cominciò ad essere chiacchierato già alcuni anni fa. Gli studiosi, guidati da Katherine Stavropoulos, ha esaminato le reazioni del cervello (tramite un casco con elettrodi) di 54 partecipanti con età compresa tra i 18 e i 40 anni,.

Ebbene, gli stessi sono stati poi sottoposti a delle domande in cui veniva “misurato” il grado di aggressività tenera che provavano verso quelle immagine: il desiderio di “mangiare di baci” dei neonati o di “stritolare con degli abbracci” dei cuccioli è relazionato direttamente al sistema di ricompensa del cervello e al suo lato emotivo. Insomma, la cute aggression è il risultato del tentativo del cervello di mediare con la sopraffazione che può emergere alla vista di queste immagini.