Si chiama Clostridium tetani ed è il batterio che causa il tetano, malattia infettiva acuta che per fortuna non è contagiosa. Oggi la sua prevenzione in Italia si basa soprattutto sulla vaccinazione che viene effettuata immediatamente a tutti i neonati. La Società italiana di pediatria (Sip) ha tenuto a chiarire alcuni punti sul vaccino e l’infezione.

Per prima cosa va ricordata la gravità del tetano: il bacillo produce una tossina che raggiunge il sistema nervoso centrale, dando vita ai più disparati sintomi che possono raggiungere anche una gravità estrema. La vaccinazione è prevista dal 1963 e oggi più del 90% dei bambini risulta vaccinato. Di fatto la malattia oggi colpisce i più anziani o i non vaccinati.

Per quanto riguarda il contagio, va sottolineato che la ferita va subito disinfettata a dovere ed è già sufficiente a prevenire ulteriori problemi. Non c’è un rischio specifico relativo alla ruggine, ma alla possibile contaminazione di quest’ultima (probabile visto che denota una lunga esposizione del metallo all’ambiente) con feci di animali che sono portatori del batterio.