Arriva dall’Università di Birmingham, Regno Unito, uno studio che ha coinvolto oltre 1,6 milioni di cartelle cliniche e 18.271 bimbi a cui sono state rimosse le tonsille nel periodo che va dal 2005 al 2016.
I ricercatori hanno appurato che nella maggior parte dei casi l’intervento di tonsillectomia può essere evitato. Anzi, gli studiosi sono riusciti anche a quantificare tale risultato: appena nell’11,7% dei casi (in totale 2.144 bambini) erano stati riportati mal di gola così forti da dover giustificare l’intervento chirurgico.
Le analisi sono state pubblicate sulla rivista British journal of General Practice e, come facilmente prevedibile, hanno generato diverse polemiche. Scendendo più nello specifico, i ricercatori hanno segnalato che il 12,4% dei bambini operati alle tonsille aveva avuto mal di gola dalle cinque alle sei volte in un anno; addirittura il 44,7% aveva dovuto sopportare il mal di gola solo due-quattro volte in un anno, mentre il 9,9% addirittura una sola volta.
“Non c’è abbastanza giovamento per giustificare l’intervento”, è questo il parere conclusivo di Tom Marshall della già citata Università di Birmingham.